GARA - VANDALI CONTRO ARCHITETTI

Proposta di inserire una gara all'interno dell evento di fine progetto MoviMenti under 30 (i like my bike)

Gara: Vandali contro Architetti

Sfida nell'ambito della mobilità sostenibile in particolare pedoni e ciclisti.

Ci si scontra/confronta sulle opere , sulle soluzioni urbanistiche e sui servizi che il progetto "I like my bike - MoviMenti" vuole realizzare.

I Vandali: fanno parte di questo gruppo i ragazzi che non lavorano o studiano nell'ambito del progetto, rappresentano i fruitori e l'utente finale e quindi quelli che affrontano le mancanze e i disagi nell' ambito della mobilità. Le loro opere saranno il risultato di una azione individuale o di piccoli gruppi, iniziative personali povere di mezzi svolte senza il consenso o l'approvazione del comune, come piccole violazioni del codice stradale, degli spazzi e degli arredi urbani per compensare le mancanze dell'amministrazione. Per evitare che si possa venire a meno al buon senso i Vandali avranno come riferimento e direttore un incaricato del progetto MoviMenti (per questo i partecipanti potranno essere solamente le persone all'interno del progetto MoviMenti).

Gli Architetti: fanno parte di questo gruppo i professionisti che lavorano nell'ambito o nel progetto stesso, il tipo di approccio alla gara sarà il più possibile simile a quello usato sul lavoro, il risultato delle loro opere sarà quindi caratterizzato da uno studio e una progettazione e l'opera deve essere verosimilmente approvata e realizzabile dal comune.


La Gara: lo svolgimento della gara potrà essere definito con chiarezza una volta conosciuto il contesto e la forma dell'evento di fine progetto.

Per esempio; Se l'evento è aperto a tutta la cittadinanza si potrebbe chiedere ai partecipanti di votare tra le opere dei vandali e quelle degli architetti, se invece sarà un evento chiuso si potrebbe istituire una apposita giuria.
Se si svolge all'interno di una struttura si potrà partecipare esponendo opere premeditate e fuori da un preciso contesto, se invece si svolge all'aperto in uno spazio pubblico si potrebbero realizzare opere per quel preciso luogo.
Si può decidere di partecipare con opere reali realizzate, oppure solo con idee e progetti.
...ecc.. ecc..  Le possibilità sono tantissime.


Esempi di vandalismo:
Rastrelliere






Rastrelliera con buone caratteristiche

Serie di percorsi ciclabili 
Al centro della foto si vede una "pavimentazione" realizzata con macerie e piastrelle, sull'altro lato un mattone facilita per superare il gradino. La sbarra di ferro sopra le macerie molto spesso manca, viene continuamente tagliata e riparata.


Sulla sinistra c'è un dissuasore che viene evitato perchè troppo scomodo, i ciclisti e i pedoni si sono quindi ritagliati un passaggio al centro della foto (dove manca l'erba). Alcuni sassi erano posizionati contro lo scalino per meglio superarlo in bicicletta (il paletto di legno e le sbarre di ferro sono state riparati da poco)



In questo punto è stato costruito con del cemento uno scivolo per superare il gradino.
Con il tempo la siepe è scomparsa e si è creato un percorso.




Altro percorso creatosi spontaneamente. Gli scalini sono stati arrotondati e spianati.

Alcune considerazioni:
Il termine "gara" rende la cosa più interessante e divertente
Il termine "vandalo" forse è accativante per un giovane e potrebbe invogliare a essere creativi con poco e a partecipare alla gara.
Se il titolo fosse stato "architetti contro vandali" (cioè il contrario) avrebbe fatto pensare agli architetti che progettano opere difficili da vandalizzare, invece in questo modo la cosa prende un tono meno serio.
In caso di ampia adesione si creerebbe un quadro delle reali necessità e forse anche di quali opere sono realizzate sono inadeguate.
Una "gara" tra le due realtà che si sono incontrate agli incontri , e cioè il comune e i giovani potrebbe avvicinare questi due mondi. 
La "gara" ben si contestualizza nel tentativo del progetto MoviMenti di:
1) coinvolgere i giovani e renderli partecipi
2) fornire ai professionisti un quadro della situazione attuale per meglio svolgere il proprio lavoro
3) farsi vedere e farsi sentire su quello che sta facendo

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